Claire e Richard
Lezioni Italiando Grammaticando
Livello C1-C2 Ascolto, parlato, scritta e comprensione, riflessione sulla lingua

Obiettivi della lezione :

  1. Ampliare il vocabolario legato al mestiere del pescatore e alla vita sul mare.
  2. Migliorare la comprensione orale e scritta su testi relativi al pescatore.
  3. Sviluppare la capacità di descrivere e discutere la vita e le tradizioni legate alla pesca.
Per iniziare...
"Cosa vedete in questa immagine? Cosa vi fa pensare?"

* Prepara una lista di parole collegata a questa immagine
* Usa la lista di parole per raccontare e spiegare
 
Guarda il video sugli oggetti del pescatoe e poi rispondi alle domande
LA PESCA IN LAGUNA - La Vita del Pescatore
1. Cosa consegnavano i pescatori?
2. Com'era fatta la cassa da marinaio?
3. Di che materiale erano fatti i cappotti del marinaio?
4. Fin da quale periodo vennero usati questi cappotti?
5. A che cosa serviva la caldiera?
6. Perchè le reti venivano tinte? Con quale sostanza?



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Leggi il testo, poi individua i verbi al tempo passato. Prova ad usare questi verbi per formulare delle frasi


Una volta un pescatore di Cefalù, nel tirare in barca la rete, la sentì pesante pesante, e chissà cosa credeva di trovarci.Invece ci trovò un pesciolino lungo un mignolo, lo afferrò con rabbia e stava per ributtarlo in mare quando udì una voce sottile che diceva:- Ahi, non mi stringere così forte.Il pescatore si guardò intorno e non vide nessuno, ne' vicino ne' lontano, e alzò il braccio per buttare il pesce, ma ecco di nuovo la vocina:- Non mi buttare, non mi buttare!Allora capì che la voce veniva dal pesce, lo aprì e ci trovò dentro un bambino piccolo piccolo, ma ben fatto, coi piedi, le mani, la faccina, tutto proprio a posto, solo che dietro la schiena aveva due pinne, come i pesci.- Chi sei?- Sono il bambino di mare.- E che vuoi da me?- Se mi terrai con te ti porterò fortuna.Il pescatore sospirò:- Ho già tanti figli da mantenere, proprio a me doveva toccare questa fortuna di averne da sfamare un altro.- Vedrai, - disse il bambino di mare.Il pescatore lo portò a casa, gli fece fare una camicina per nascondere le pinne e lo mise a dormire nella culla del suo ultimo nato, e non occupava nemmeno mezzo cuscino con tutta la persona.Quello che mangiava, però, era uno spavento: mangiava più lui di tutti gli altri figli del pescatore, che erano sette, uno più affamato dell'altro.- Una bella fortuna davvero, - sospirava il pescatore.- Andiamo a pescare? - disse la mattina dopo il bambino di mare con la sua vocetta sottile sottile.Andarono, e il bambino di mare disse:- Rema diritto fin che te lo dico io. Ecco, siamo arrivati. Butta la rete qua sotto.Il pescatore ubbidì, e quando ritirò la rete la vide piena come non l'aveva mai vista, ed era tutto pesce di prima qualità.Il bambino di mare battè le mani: - Te l'avevo detto, io so dove stanno i pesci.In breve tempo il pescatore arricchì, comprò una seconda barca, poi una terza, poi tante, e tutte andavano in mare a buttare le reti per lui, e le reti si riempivano di pesce fino, e il pescatore guadagnava tanti soldi che dovette far studiare da ragioniere uno dei suoi figli per contarli.Diventando ricco, però, il pescatore dimenticò quel che aveva sofferto quando era povero. Trattava male i suoi marinai, li pagava poco, e se protestavano li licenziava.- Come faremo a sfamare i nostri bambini? - essi si lamentavano.- Dategli dei sassi, - egli rispondeva, - vedrete che li digeriranno.Il bambino di mare, che vedeva tutto e sentiva tutto, una sera gli disse:- Bada che quel che è stato fatto si può disfare.Ma il pescatore rise e non gli diede retta.Anzi, prese il bambino di mare, lo rinchiuse in una grossa conchiglia e lo gettò in acqua.E chissà quanto tempo dovrà passare prima che il bambino di mare possa liberarsi.

SE VUOI ASCOLTARE LA STORIA, fai clic sul link qui sotto

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